Il sambuco, sambucus nigra, è una piccola pianta molto diffusa in tutta Europa e nel Mediterraneo, soprattutto nella macchia e in
...Il meraviglioso Stagno di Cabras è il palcoscenico perfetto della pesca del muggine sardo e della sua lavorazione.
Diverse cooperative locali hanno conservato la sapienza delle generazioni precedenti per offrire, a noi consumatori, un prodotto unico e identificativo del territorio.
Il muggine è molto apprezzato in tutta l'isola: è un versatile, saporito e ottimo per la creazione di piatti della tradizione (link).
InsulaGolosaRicette ha scelto un piatto tipico dei pescatori, non di Cabras ma di Cagliari, grandi intenditori di pesce, Muggini a scabecciu in bianco.
Per vario tempo è stato relegato tra i piatti poveri, ma oggi rivalutato proprio per la freschezza e per le proprietà nutritive del muggine sardo come l'Omega 3 e le proteine.
Dove le acque del mare del Golfo di Oristano si uniscono con quella della laguna di Santa Giusta, troviamo un pesce dal colore argento, chiamato dai sardi Sa Lissa! Il suo nome scientifico è Mugil cephalus così come lo aveva classificato Linneo nel 1758.
Il muggine o cefalo ama stare in branco ed è capace di sopportare notevoli variazioni di salinità. Si può trovare nelle acque salmastre delle lagune e delle foci dei fiumi, e in mare lungo le coste rocciose, le scogliere frangiflutti e le coste sabbiose.
In estate Sa lissa si sposta dalle lagune e dalle foci dei fiumi fino al mare aperto, per tutto il periodo riproduttivo. Pescato in queste acque è un pesce semigrasso e le sue carni sono molto digeribili e ricche di proteine e di omega 3. Notoriamente classificato di seconda scelta, il muggine non ha nulla da invidiare a altri pesci considerati superiori, come il branzino. Inoltre Sa Lissa non “sa di fango” come vorrebbe una cattiva reputazione, ad esso attribuita.
Nell'isola viene utilizzato soprattutto per la produzione della bottarga, ma è protagonista di tanti altri piatti della tradizione come il Muggine in salsa rossa, in cui viene tagliato a pezzi, infilato in uno spiedino e condito con alloro, sale, pepe e una leggera passata di olio extravergine d’oliva, oppure il Muggine con patate profumato alla vernaccia e cotto in forno, o ancora Muggine a scabecciu di Cagliari.
InsulaGolosaRicette propone i Muggini fritti in salsa rossa, un piatto oristanese da consumare freddo nelle calde giornate dell'estate sarda.
L'orata, regina dei mari, croce e delizia di ogni pescatore, è molto amata anche dagli chef.
InsulaGolosaRicette vi propone una ricetta marinara legata all'entroterra sardo per la scelta degli aromi e delle spezie, l’orata ai profumi contadini, un secondo piatto delicato e saporito, molto facile da preparare.
Il segreto per la buona riuscita, oltre che dalla freschezza del pesce è data dalla scelta delle erbe aromatiche più profumate, come il timo, il rosmarino, la mentuccia selvatica, l'alloro, la salvia, il finocchietto selvatico. Raccoglietele durante le giornate di primavera e conservatele con cura, potranno essere utilizzate durante tutto l'anno.
Il profumo della terra invade la cucina con i sentori delle erbe aromatiche: la salvia, il timo e il rosmarino, turgidi e di un verde brillante, insaporiscono il pesce appena pescato, quello più richiesto, quello da arrosto.
Saraghi e orate, argentati e guizzanti nelle ceste, vengono adagiati sulla brace ardente richiamando tutti a tavola con il loro profumo di mare.
InsulaGolosaRicette ripropone questo secondo piatto di mare ricco di tradizioni e di sapori, il Pesce arrosto alle erbette, da replicare in ogni occasione.
Quanti esperti navigatori hanno fatto rotta sulle coste della Sardegna? E quanti di loro hanno fondato città meravigliose come Tharros, Karalis, Sulki? Fenici, romani, ottomani, spagnoli, pisani e altri ancora hanno disegnato la nostra storia. Secondo alcuni studiosi, già gli Antichi Sardi, ovvero gli Shardana erano uno dei Popoli del Mare, che conoscevano il Mediterraneo e le sue coste perché naviganti, esploratori e ovviamente pescatori.
La pesca è sempre stato un settore primario nell'economia dell'isola, presente prima ancora dell’agricoltura. Le tipologie delle barche, il sapere legato ai venti e alle stelle, la conoscenza dell’orientamento astronomico e i mestieri di pesca hanno rappresentato, durante i secoli, un carattere distintivo delle nostre genti e della nostra cultura gastronomica tradizionale.
Colore brillante, pelle soda, occhi grandi e lucidi... care lettrici e lettori, non fatevi ingannare, non è il principe azzurro.
Anche se il suo nome un po' gli somiglia, è un pesce di mare che non viene allevato, ma solo pescato, ricco di sapore e di omega3, facile da trovare in pescheria ed economico.
E' lo sgombro del Mar di Sardegna, un pesce azzurro di medie dimensioni, cugino del tonno, dalle proprietà nutrizionali sorprendenti.
Ricco di proteine facilmente digeribili, ha un apporto calorico modesto, con buone concentrazioni di minerali e vitamine. Surgelato o lavorato e inscatolato come il tonno, viene commercializzato anche fresco. Le sue carni tenere, lo rendono, infatti, molto versatile in cucina.
Il termine sgombro in dialetto sardo, assume diverse varianti: Pìsaru nell'Oristanese, ma anche Bìsaru a Siniscola, Surellu nel sud ovest e a Cagliari, Kavàlla o Pesce cavallo.
InsulaGolosaRicette vi propone un piatto molto diffuso in Sardegna. Scopriamo insieme la ricetta.
InsulaGolosaRicette vi propone un piatto casalingo molto semplice e veloce. Scopriamo insieme la ricetta.
Esiste un'isola nell'isola dove la gente passeggia nei carrugi e parla il tabarkino. Le botteghe lungo mare profumano di focaccia genovese e le case sembrano fatte di marzapane, colorate di rosa e di verde smeraldo. E' l'isola di San Pietro che si accompagna all'isola gemella di Sant'Antioco, figlie di Tabarka e di Genova.
Arrivare a Carloforte in traghetto è un'esperienza magica, se poi si arriva alla sera con il tramonto è ancora meglio. Il sole inonda di luce gli antichi palazzi e le barche dei pescatori, dipingendo tutto intorno un alone di serenità e di vacanza.
Se si parte da Calasetta ci si lascia alle spalle il villaggio bianco e azzurro, tipico del Mediterraneo e ci si immerge nell'antico sapore di mare tutto isolano.
La Sardegna, insieme alla Sicilia, vanta la presenza di alcune tonnare ancora attive nel Mar Mediterraneo.
Storicamente le tonnare isolane avevano la massima concentrazione nel mare antistante al territorio del Sulcis. Ogni primavera fino a inizio estate, questo specchio di mare è, ancora oggi, palcoscenico della famosa "corsa" del thunnus thynnus, o tonno rosso. Il re dei tonni, il più grosso pesce azzurro di origine atlantica che compie lunghi viaggi migratori per deporre le uova in prossimità delle coste calde e tranquille del mar di Sardegna.
Per questo è chiamato anche tonno di andata, mentre in autunno tonno di ritorno perché torna nell'oceano. La sua qualità è altamente superiore agli altri tipi di tonno, che sono tutti delle sottospecie, anche se di buona qualità.
Piccoli pesci da scoglio, colorati di rosa e arancio, come i loro cugini salmoni, si divertono a nascondersi nelle grotte sott'acqua.
Sono le triglie di scoglio, molto apprezzate per le loro carni pregiate. Vengono pescate in tutto il Mediterraneo, per soddisfare la creatività di chef e cuoche di casa, in tutte le località che si affacciano alla costa.
In Sardegna la triglia da scoglio viene preferita a quella di fango per il suo sapore più deciso. Un detto sardo recita: No es donzi die a triglia, non si mangia triglie tutti i giorni, a testimonianza della preziosità del prodotto.
Diverse ricette rendono onore a questo pesce; tra le tante InsulaGolosaRicette propone la Triglia alla Vernaccia, da realizzare con ingredienti tipicamente locali: la triglia sarda e la stupenda Vernaccia di Oristano.
Tra i tantissimi pesci che si possono gustare nell'isola, troviamo le triglie, una tra le specie più sfruttate nel Mediterraneo.
I pescatori sardi, sempre più consapevoli che la pesca su larga scala ha portato loro solo danni, stanno rivalutando l'utilizzo della piccola pesca tradizionale più rispettosa del mare, e stanno adottando la cattura del pesce con le reti da posta fissa.
I metodi di pesca sostenibile portano in tavola pesci e triglie un po' costosi ma garantiscono un prodotto sano e gustoso per la salute nostra e dei mari. Facciamoci anche noi custodi del patrimonio marino e chiediamo sempre, al pescivendolo di fiducia, la provenienza e il metodo di pesca del pesce sul banco.
La triglia ha un gusto delicato e, come quasi tutto il pesce, richiede poco tempo per essere cucinata. InsulaGolosaRicette propone le Triglie al cartoccio, un secondo piatto facile da realizzare e ottimo da consumare in compagnia, magari gustando un buon vino bianco.
La Sardegna è una terra antica, che continua a tenere vive tradizioni secolari, attraverso atti concreti. «Sa Paradura» dei pastori sardi ne è un esempio. É un'antichissima forma di mutuo soccorso, un simbolo di unione e solidarietà tra gli allevatori.
Spesso gli eventi o le calamità naturali arrivano inaspettati e sorprendono tutti, senza fare sconti a nessuno. Ed è in questi momenti che lo spirito altruista dei sardi si manifesta: i pastori cedono un loro capo ovino per ricostituire il gregge di chi lo ha perso, oppure forniscono foraggio e mangime per gli animali. Nessuno si tira indietro. Oltre al dono, offrono una benedizione, quale simbolo di un nuovo inizio per tutti.
La Paradura si fa da secoli, e chi vive di pastorizia, in montagna o a valle, continua ancora oggi.
InsulaGolosaRicette, per onorare questi uomini valorosi nell'animo, propone un piatto pastorale, l'agnello al forno con patate, s'angioni arrustu cum patata, semplice e gustoso, ottimo in tutte le occasioni.
Le greggi si spostano silenziose nei verdi campi della macchia mediterranea. Solo il tintinnio dei campanacci e l'abbaiare dei cani pastore, rompono il lungo silenzio.
Tutto è calmo, ma nel cuore del pastore qualcosa si agita. Sa che è tempo di cambiamenti. La bella stagione non è molto lontana ma le giornate sono ancora troppo corte. Il sole sparisce presto dietro il profilo delle montagne. Temporali e gelate inaspettate sono lì che lo aspettano. Però è sicuro che rientrando a casa sentirà i profumi della cucina che gli augurano il benvenuto.
InsulaGolosaRicette in questa pagina propone un secondo piatto realizzato l'agnello al limone, un piatto colorato e profumato di aromi e di essenze locali, molto semplice da replicare.
Buon appetito ♥
E’ un po’ strano pensare di non aver conosciuto i miei nonni se non Nonna Totona, così la chiamavano le sue amiche de sa Costera a Iglesias. Non ho conosciuto neanche Nonno Attilio, suo marito. Così come Nonna Chiara e Nonno Giovanni, i genitori di mia mamma. Ma i ricordi non mancano, sono stampati nella memoria dai racconti e dalle immagini della mia famiglia.
La Sardegna è una terra misteriosa. Il suo paesaggio è una distesa di prati e di foreste, dove anticamente gli unici viandanti erano i pastori. Portavano le greggi dai monti del Gennargentu, molto fredde in inverno, fino ai pascoli pianeggianti del Campidano e del Sulcis Iglesiente, molto più miti e fertili. Vestiti di orbace, i pastori camminavano in silenzio, appoggiandosi ad un bastone di olivastro; la loro unica compagnia erano i cani fonnesi e le pecore di cui conoscevano ogni particolare. Durante le lunghe notti, lontani da casa, i demoni andavano a far loro visita e li tentavano con perfide promesse. Solo il bastone di olivastro, intarsiato di demoni come loro, li sapeva allontanare. Così passavano i mesi e le stagioni, in un rito chiamato della transumanza che è stato praticato nell'isola fino ad qualche decennio fa.
Nella tradizione gastronomica sarda la gallina ha sempre avuto un posto d'onore. Fino a qualche decennio fa esisteva perfino la gallina di razza sarda, oramai estinta a causa dell'introduzione di altre razze e soprattutto per il cambiamento della società.
Era facile trovarla nei cortili delle case campidanesi o nei stazzi contadini.
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